11.14.2011

Come se seppe

Il Fatto: “Si recarono da Lui con un paralitico portato da quattro persone.Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto ov’egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico.” (Marco 2, 3-4)






Come se seppe che Gesù guariva,
da quela casa corse tutti quanti.
A ognuno quarche cosa je mangava,
insomma stava male tutti quanti.

Uno però, perché non caminava,
ché le gamme ciavea paralizzate,
defori de la porta lungo stava
guardanno le persone ch’era entrate.

Quarcuno lo guardò co’ compassione,
ma pensanno che nol potea judà,
je disse: “Non te posso fa del bene,
drento non te ce posso fa ‘bboccà!”

Invece quattro che passàa lì avanti
capenno el desiderio del poretto,
legò el lettuccio co’ quattro tiranti
e lo fece abboccà da sopra al tetto.

“Ma chi adè quisti armasti sopra al tetto?”
“E’ quilli sempre pronti a dà le mani!”
“E chi sta drento da quil posto stretto?”
“Que t’ho da dì? Se fa chiamà cristiani!”


26 febbraio 2003

11.01.2011

A casa mia

 

“Oggi devo fermarmi a casa tua”
(Lc 15,5)


A casa mia ‘nsai mai quel che ce troi,
Signore tu me piji de sorpresa,
de monnezza ce n’è quanta ne voi.
Potrei ‘ncontratte, come l’altri, in chiesa!

Da la chiesa ce vo lindo e pulito
perché tutti ha da vede che so’ bono.
Io non me l’aspettavo quest’invito,
a casa me se vede come sono.

Però, considerato che celsai
el zuzzo che sta drento a casa mia,
veni Gesù e, dato che ci stai,
ajudame a fa 'npò de pulizia!

15 marzo 2011

Breviario di un pellegrino

Questo mio poetare
è ancora un gioco di farfalle
in volo senza una direzione
e tutte cadono a terra
con le ali bruciate.

David Maria Turoldo


Le righe che seguono sono frutto dell’ascolto di un pellegrino, quale io sono, alla costante ricerca di un  sentiero che conduca alla vita vera.
A me è stato utile rileggerle per ricominciare il cammino intrapreso ogni volta che mi ero perso per altri sentieri.
Teseo Tesei